Giuseppe Manzo – Una vittoria di gioco, forza e carattere. Il Napoli sbanca l’Olimpico meritatamente per 2-1 dopo un gol a freddo al 3° minuto. Reagisce e con piglio da grande squadra non si scompone macinando gioco su gioco e dominando in lungo e in largo.
Kvara colpisce un palo dopo l’1-0 e nel momento di maggiore forcing è Kim che nuovamente di testa su calcio d’angolo trova palo e gol nonostante Provedel provi ricacciare la palla. Con il pareggio la partita non cambia il suo film: controllo totale azzurro e laziali in difesa ma soprattutto incapaci di organizzare gioco. Apprensione verso la fine della prima fazione per Lozano: è uscito dopo uno scontro aereo e ha riportato un trauma cranico secondo quanto riferito dalla Società a fine partita.
Lobotka e Anguissa giganteggiano in quel 4-3-3 che è il modulo intoccabile al momento. Nella ripresa Osimhen colpisce un legno, poi Zielinsky e Kvara mettono sotto assedio Provedel che deve capitolare sul siluro del georgiano al 62°.
La Lazio prova una reazione ma non produce nessun pericolo per Meret attento come tutta la difesa azzura dove la coppia Rahamani-Kim cresce gara dopo gara e il Napoli controlla con i cambi che, questa volta ponderati, danno freschezza fisica.
A Roma è arrivata la risposta di una squadra su diversi punti di vista. Serve un 11 titolare in cui inserire con calma i nuovi come Raspadori e Ndombele ma ciò che emerge è il modulo: il 4-3-3 non si tocca con Lobo e Zambo insosistituibili. Momentaneo primo posto in classifica con il Milan vittorioso nel derby in attesa di Atalanta e Roma. E mercoledì arriva il Liverpool al Maradona per il grande ritorno in Champions degli azzurri.