A Napoli i trasporti sono al collasso. La metro si ferma per 2 ore: guasto intorno alle 14 e la circolazione riprendere solo alle 16. Fuori le fermate centinaia di persone che non sanno come rientrare a casa o spostarsi. A questo disservizio si aggiunge la chiusura delle funicolare di Chiaia che lascia 15mila utenti senza un mezzo pubblico fondamentale per muoversi dalla collina al centro.
Di fronte allo scarso numero di bus anche in zone cruciali come l’aereoporto di Capodichino l’unica possibilità per circolare in città sono auto e scooter. Risultato? Tangenziale in tilt ogni giorno alle ore di punta, soprattutto la sera in direzione Pozzuoli e al mattino verso corso Malta.
“Un trasporto pubblico dunque che continua a fare acqua da tutte le parti e che, a distanza di un anno dall’insediamento del sindaco Manfredi e della sua giunta, testimonia, ancora una volta, l’incapacità degli attuali amministratori a dare risposte concrete e operative ai cittadini in relazione al malfunzionamento di servizi pubblici essenziali come quelli del trasporto”. È quanto afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero a seguito dell’ennesimo disservizio che si registra nel trasporto pubblico cittadino.
Infine c’è da aggiungere che si registra anche una scarsa presenza della polizia municipale sul territorio. In ampie zone della città ingorghi e blocchi si “autogestiscono” senza la possibilità di un controllo a tappeto della mobilità. La città è ferma, in tutti i sensi.