NAPOLI EST, ANCORA ESALAZIONI DI GAS A SAN GIOVANNI. MORREALE: “IL COMUNE INTERVENGA”

“𝗔 𝗦𝗮𝗻 𝗚𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗮 𝗧𝗲𝗱𝘂𝗰𝗰𝗶𝗼 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗶𝗻𝘂𝗮𝗻𝗼 𝗹𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗼𝗹𝗹𝗲𝗿𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶 𝗲𝘀𝗮𝗹𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗴𝗮𝘀 𝗽𝘂𝘁𝗿𝗲𝘀𝗰𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗲 𝗱𝗶 𝗺𝗮𝘁𝗲𝗿𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗽𝗹𝗮𝘀𝘁𝗶𝗰𝗼 𝗯𝗿𝘂𝗰𝗶𝗮𝘁𝗼. 𝗟𝗮 𝗴𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗵𝗮 𝗶𝗹 𝗱𝗶𝗿𝗶𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝘁𝘂𝘁𝗲𝗹𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗮 𝘀𝗮𝗹𝘂𝘁𝗲”.  La denuncia arriva da Vincenzo Morreale, portavoce del Comitato civico San Giovanni a Teduccio

Venerdì sera ancora una volta c’è stato il grido di allarme di una residente: «𝘚𝘢𝘭𝘷𝘦. 𝘜𝘯’𝘢𝘭𝘵𝘳𝘢 𝘯𝘰𝘵𝘵𝘦 𝘪𝘮𝘮𝘦𝘳𝘴𝘪 𝘯𝘦𝘭 𝘧𝘦𝘵𝘰𝘳𝘦 𝘱𝘶𝘵𝘳𝘪𝘥𝘰 𝘥𝘪 𝘣𝘳𝘶𝘤𝘪𝘢𝘵𝘰. 𝘚𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘯 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘤𝘩𝘦 𝘮𝘰𝘥𝘰, 𝘴𝘪𝘦𝘵𝘦 𝘨𝘭𝘪 𝘶𝘯𝘪𝘤𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘵𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘤𝘦𝘳𝘤𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘶𝘯𝘢 𝘴𝘰𝘭𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦, 𝘥𝘢 𝘳𝘪𝘤𝘦𝘳𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘦𝘨𝘨𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘭 𝘤𝘰𝘮𝘪𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘤𝘪𝘷𝘪𝘤𝘰 𝘧𝘢 𝘤𝘢𝘱𝘰 𝘢 𝘝𝘪𝘯𝘤𝘦𝘯𝘻𝘰 𝘔𝘰𝘳𝘳𝘦𝘢𝘭𝘦, 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘰 𝘴𝘦 𝘱𝘢𝘳𝘭𝘰 𝘥𝘪𝘳𝘦𝘵𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘭𝘦𝘪. 𝘝𝘰𝘭𝘦𝘷𝘰 𝘴𝘢𝘱𝘦𝘳𝘦, 𝘦𝘴𝘢𝘵𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦, 𝘤𝘰𝘮’𝘦̀ 𝘭𝘢 𝘴𝘪𝘵𝘶𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘢𝘭𝘭𝘰 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘢𝘵𝘵𝘶𝘢𝘭𝘦; 𝘭’𝘢𝘳𝘱𝘢 𝘴𝘵𝘢 𝘧𝘢𝘤𝘦𝘯𝘥𝘰 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘤𝘰𝘴𝘢? 𝘐𝘭 𝘴𝘪𝘯𝘥𝘢𝘤𝘰, 𝘪𝘭 𝘊𝘰𝘮𝘶𝘯𝘦? 𝘐𝘰 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘥𝘪𝘴𝘱𝘦𝘳𝘢𝘵𝘢. 𝘕𝘰𝘯 𝘯𝘦 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘰 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘥𝘪 𝘳𝘦𝘴𝘱𝘪𝘳𝘢𝘳𝘦 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘴𝘤𝘩𝘪𝘧𝘰».

Già il 14 luglio scorso la residente Rosa Eboli aveva segnalato che ogni sera nell’area si avvertiva una puzza di gas maleodorante che causava nausea e mal di testa diffusi.

“Per tale ragione in data 15 luglio, insieme ad altri amici – scrive Morreale – abbiamo chiesto tramite missiva certificata un incontro al Direttore Generale dell’ARPC che non ha ritenuto di riceverci né tantomeno si è premurato di predisporre gli opportuni controlli peraltro annunciati dai protocolli vigenti che dispongono il costante monitoraggio dell’area previsto dal «𝘗𝘪𝘢𝘯𝘰 𝘥𝘪 𝘌𝘮𝘦𝘳𝘨𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘌𝘴𝘵𝘦𝘳𝘯𝘢 𝘱𝘦𝘳 𝘢𝘵𝘵𝘪𝘷𝘪𝘵𝘢̀ 𝘢 𝘳𝘪𝘴𝘤𝘩𝘪𝘰 𝘥𝘪 𝘪𝘯𝘤𝘪𝘥𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘳𝘪𝘭𝘦𝘷𝘢𝘯𝘵𝘦 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘻𝘰𝘯𝘢 𝘰𝘳𝘪𝘦𝘯𝘵𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘪 𝘕𝘢𝘱𝘰𝘭𝘪». Si rammenta altresì che l’Area Orientale rientra nei SIN per la pericolosità degli inquinanti presenti nel terreno, nelle falde, nel mare e nell’aria”.

Il 26 luglio 2022 “abbiamo partecipato ad un incontro presso l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Napoli promosso da Medicina Democratica Napoli e dalla Consulta Popolare per la Salute e Sanità della Città di Napoli. In tale sede è intervenuta l’amica Rosa Eboli, in rappresentanza dei residenti, ed ha riferito che nei popolosi insediamenti si avvertivano, costantemente, miasmi ed esalazioni che rendono l’aria irrespirabile causando nausea e mal di testa”.

L’Assessore s’impegnò a «𝘴𝘰𝘭𝘭𝘦𝘤𝘪𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘭’𝘈𝘙𝘗𝘈𝘊 𝘢𝘥 𝘶𝘯𝘢 𝘴𝘰𝘳𝘷𝘦𝘨𝘭𝘪𝘢𝘯𝘻𝘢 𝘱𝘶𝘯𝘵𝘶𝘢𝘭𝘦 𝘯𝘦𝘭𝘭’𝘢𝘳𝘦𝘢 𝘰𝘳𝘪𝘦𝘯𝘵𝘢𝘭𝘦 𝘴𝘶𝘭 𝘱𝘳𝘰𝘣𝘭𝘦𝘮𝘢 𝘥𝘦𝘪 𝘮𝘪𝘢𝘴𝘮𝘪». “Purtroppo, nostro malgrado rileviamo che l’intervento non ha sortito alcun effetto”.

Lunedì mattina Morreale assicura che contatterà “la segreteria dell’Assessorato per informarli dell’accaduto e per esprimere il nostro disappunto”.

“Non abbiamo alternative appurato che in nessuna sede c’è la disponibilità ad ascoltare le legittime ragioni dei residenti. Nei prossimi giorni dobbiamo provare ad organizzare una mobilitazione ed eventualmente un comitato per definire le iniziative da intraprendere. Dovremo valutare se rivolgerci alla Procura e prevedere altresì un presidio presso l’Arpac e lo stesso Comune di Napoli preso atto che: «𝘐𝘯 𝘮𝘢𝘵𝘦𝘳𝘪𝘢 𝘥𝘪 𝘪𝘨𝘪𝘦𝘯𝘦 𝘦 𝘴𝘢𝘯𝘪𝘵𝘢̀ 𝘱𝘶𝘣𝘣𝘭𝘪𝘤𝘢 𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘢 𝘢𝘭 𝘴𝘪𝘯𝘥𝘢𝘤𝘰 𝘭’𝘦𝘮𝘢𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘰𝘳𝘥𝘪𝘯𝘢𝘯𝘻𝘦 𝘥𝘪 𝘤𝘢𝘳𝘢𝘵𝘵𝘦𝘳𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘪𝘯𝘨𝘪𝘣𝘪𝘭𝘦 𝘦 𝘶𝘳𝘨𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘢 𝘯𝘰𝘳𝘮𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘢𝘳𝘵.32 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘭𝘦𝘨𝘨𝘦 𝘯.833/1978»”, conclude Morreale.