Giuseppe Manzo – Una bomba da posizione impossibile dopo l’incertezza di Smalling. Osimhen segna la rete che regala la vittoria al Napoli contro una Roma fallosa e tutta in difesa. Zero tiri in porta per i giallorossi che pure dopo lo svantaggio non sono riusciti a creare una sola azione.
Le marcature a uomo, i falli e le provocazioni strozzano le fonti di gioco degli azzurri nel primo tempo. Kvara nel mirino dei provocatori come Mancini che lo spintona a gioco fermo. Eppure al primo minuto la Roma trema e dimostra il terrore verso gli attaccanti del Napoli.
Poi arriva il non rigore di Ndombele, prima fischiato e poi annullato dal Var: Rui Patricio tocca prima il pallone e poi il 91 cade a terra, da regolamento non è penalty. Nella ripresa si aprono le prime crepe nella muraglia giallorossa tra stanchezza e ostinazione azzurra.
Juan Jesus si mangia un gol davanti la porta e sale in cattedra Kvara che inizia a sfiancare la difesa di Mourinho. A dieci minuti dalla fine Smalling in preda all’ennesima paura si fa infilare da Osimhen che segna un gol strepitoso con sassata nell’angolo destro: è il tripudio.
Olimpico muto, nessuna reazione giallorossa. Il Napoli gestisce tutto con calma fino al 95°. Primo posto a 29 punti quando mancano 3 partite alla pausa e la qualificazione già in tasca. Vincere queste partite vale doppio, per Spalletti ancora di più perché vince la prima contro lo Special One in carriera. SpallettOne ora comanda lui.