ECCO UÀNEMA, LA FESTA DEDICATA AL CULTO DELLE ANIME DEL PURGATORIO PROMOSSA DAL COMUNE

Visite notturne, performance teatrali, concerti e maratone cinematografiche per riscoprire il culto delle anime del Purgatorio e i luoghi della città che ne conservano la memoria: si intitola “Uànema – Festa degli altri vivi” la rassegna promossa dal Comune di Napoli che si svolgerà dal 29 ottobre al 2 novembre 2022.

La manifestazione racconterà il culto delle anime pezzentelle, richiamando il legame tra morti e vivi che lo caratterizza con iniziative che tracceranno una simbolica corrispondenza tra la città di sotto e la città di sopra.

Una serie di aperture straordinarie consentirà, infatti, di visitare alcuni degli ipogei in cui il rito ha preso forma nel corso dei secoli: tra questi, quelli delle chiese di S. Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco, di S. Luciella ai Librai, di San Giovanni Maggiore, di S. Anna dei Lombardi e dei SS. Cosma e Damiano a Secondigliano e quello del complesso museale dell’Augustissima Arciconfraternita dei Pellegrini. L’elenco dei siti che, in via eccezionale, saranno fruibili di sera comprende anche l’ipogeo dei Cristallini, la Necropoli Ellenistica di Neapolis e le catacombe di S. Gennaro, a testimonianza di come la pratica della sepoltura, e quindi la cura dei morti, acquisì rilevanza sociale già nella Napoli greca, consolidandosi poi con le prime comunità cristiane.

Seguendo un articolato itinerario in “superficie”, invece, i giovani musicisti della Scalzabanda accompagneranno turisti e napoletani alla scoperta delle edicole votive del centro cittadino che evocano il culto. Nei giorni 29, 30 e 31 ottobre il vivace corteo musicale sarà scandito dall’esecuzione di canzoni ma anche dalla presentazione dei temi storici, artistici e religiosi che caratterizzano le singole tappe. La parata sarà animata da “scarabattoli” di cartone creati dagli studenti dell’Istituto Comprensivo “Ungaretti” di Ercolano sotto la guida del prof. Claudio Cuomo.

Tra le iniziative diurne, da segnalare anche il ciclo di visite guidate previste al Cimitero delle 336 fosse, altro sito di grande suggestione.

«Se con Muraria abbiamo visto che le mura di Napoli non separano ma uniscono, con Uanema vogliamo raccontare che nemmeno vivi e morti sono lontani – sottolinea il consigliere del Sindaco di Napoli su biblioteche e programmazione culturale integrata, Andrea Mazzucchi – Ipogei, culti, letteratura e perfino la nostra lingua ci dicono che esiste una prossimità, se non addirittura un’amicizia, tra le anime di sopra e quelle di sotto. La dottrina del Purgatorio è in questo senso esemplare del “garantismo morale” che i napoletani dimostrano nei confronti di tutte le anime: nessuno è tanto malvagio da finire direttamente all’inferno. E d’altronde, per innata malizia partenopea, nessuno è tanto buono da finire in paradiso. Ma tutti sono attesi e in attesa sempre di qualcosa. Uanema darà l’occasione di conoscere la natura ospitale e nient’affatto spaventosa di questi altri vivi che non sono del tutto morti.  Per questo i nostri ipogei saranno aperti per accogliere cittadini e visitatori».

«I dati registrati finora evidenziano che Napoli che si colloca tra le mete turistiche italiane più ambite. Una città dai grandi numeri che si è confermata, negli ultimi mesi, vera e propria capitale del turismo. Questo trend sollecita il Comune di Napoli, con Cultura e Turismo, a proporre calendari di eventi a ingresso gratuito e itinerari che rendano la permanenza in città “esperenziale”, facendo vivere al turista la bellezza e l’emozione delle nostre tradizioni – dichiara l’assessore al Turismo e alle Attività produttive, Teresa Armato –. Oggi si presenta il programma di “Uànema – Festa degli altri vivi”, con cui la Cultura propone, in questo weekend, un calendario di eventi. Un fine settimana, complice il ponte di Ognissanti, in cui l’occupazione alberghiera – stando ai dati di Federalberghi Napoli – è in media superiore al 90% (con punte di tutto esaurito in alcune strutture) e quindi la presenza di turisti alloggiati, assieme a quelli che arriveranno dalle vicine province, sarà notevole. Dopo “Uànema” partirà il programma di “Napoli sacra e misteriosa”, rassegna che ha come supervisore il professor Marino Niola e che si fermerà prima delle feste natalizie per lasciare spazio ad un’altra serie di eventi. Il lavoro fatto dall’amministrazione punta alla destagionalizzazione, rendendo Napoli città da scoprire e da vivere tutto l’anno. Per la Napoli Sacra avremo spettacoli di diversa natura dal ballo popolare al cantato, passando per la poesia e la recitazione e la musica sacra utilizzando spazi all’aperto, teatri e chiese nel cuore pulsante di Napoli. Dalla Domus Ars, ai Chiostri, alle piazze, itinerari poi anche con le scuole. Per la Napoli Misteriosa apriremo palazzi storici (Cellamare e Serra di Cassano) con reading, incontri, presentazione di libri, concerti, focus sul simbolismo e le leggende intrinseche nella storia della città e percorsi guidati».

Oltre che nel suo aspetto devozionale, la rassegna descriverà il rapporto tra la vita e la morte anche nelle altre declinazioni che a Napoli lo hanno reso peculiare.

Per l’intera nottata del 31 ottobre, ad esempio, la multisala Modernissimo ospiterà “L’alba dei morti ridenti”, una divertente non-stop incentrata sui film che hanno affrontato il tema in chiave comica e grottesca. Con un’analoga chiave di lettura si svilupperanno anche gli spettacoli  “Pitecus”, di Flavia Mastrella e Antonio Rezza in cui lo stesso Rezza darà voce a una pletora di figure del nulla, spettri alla ricerca di un’occasione che ne accresca le tasche e la fama; “Le Cabaret Fantôme”, che popolerà il teatro TIN di personaggi bizzarri e terrorizzanti alle prese con numeri di arte varia, canzoni e performance di Burlesque; “Nel mezzo del teatrin di nostra vita”, performance di marionette a cura di Bruno Leone e “48 morto che parla”, un corso di smorfia napoletana condotto da Amedeo Colella, che parlerà, in chiave umoristica, dei cosiddetti assistiti, dei sogni e delle tecniche per tradurre il loro significato in numeri da giocare al lotto.

Gli aspetti più complessi e filosofici della relazione tra vita terrena e aldilà saranno richiamati attraverso l’opera di due figure strettamente legate alla città: Virgilio e Leopardi.

Al primo sarà reso omaggio con un concerto-spettacolo ispirato al libro VI dell’Eneide, a cura di VeliaTeatroFestival, che andrà in scena al Castel dell’Ovo; del secondo, invece, verrà riproposto, il “Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie” tratto dalle Operette morali, con un allestimento a cura di Putéca Celidònia in calendario al Museo Archeologico Nazionale.

Altro tributo di rilievo sarà quello alla tradizione dei canti polivocali liturgici: a realizzarlo sarà la Fondazione Pietà dei Turchini con tre differenti concerti, che vedranno rispettivamente protagonisti i Cantori del Miserere di Sessa Aurunca accompagnati dalla viola da gamba di Luca Signorini; Laura Cuomo e Francesco Santagata; il Coro Estro Armonico diretto da Silvana Noschese.

Riferimenti a testi sacri e atmosfere meditative anche per lo spettacolo “Luxanimae – tra cielo e terra”, con Marina Buno, gli Ondanueve String Quartet, Michele Maione e Dora Bruno.

Nel fitto calendario di “Uànema – Festa degli altri vivi” ci sarà poi la visita alla mostra “Pianeta pandemia. Storie virali di contagi e rimedi” presso la Sala del Lazzaretto dell’Ospedale della Pace: è qui che la rassegna prenderà il via sabato 29 ottobre con il dibattito “Di morte non si muore: corpi e anime nel Purgatorio della Napoli moderna”, seguito dal recital a due voci “La morte – Simme o nun simme”, pensato da Paola Apuzza e Maurizio Merolla come un viaggio nel teatro sul variopinto e multiforme significato della morte a Napoli.

Insomma, “Uànema – La festa degli altri vivi” farà scoprire le molte sfaccettature di un culto sospeso tra sacro e profano, che a Napoli ha avuto uno sviluppo unico: sarà una sorta di anti-Halloween, senza dolcetti e scherzetti ma con tante storie di morti, che chiedono di essere ancora “parlati”.

Il programma completo della manifestazione e le modalità di partecipazione ai singoli eventi sono disponibili sul sito e sui profili Facebook e Instagram del Comune di Napoli.

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