G. M. – Al centro commerciale di Assago ieri Andrea Tombolini, 46 anni, ha afferrato un coltello e ha colpito 6 persone, uccidendone una perchè “guardava quella gente felice” e lui invece sta male.
Sta male Tombolini, ha un ricovero nel reparto di psichiatria alle spalle e un ritorno in ospedale lo scorso 18 ottobre per essersi auto inferto ferite al volto e al cranio colpendosi a pugni da solo.
Sono momenti di terrore tra quei corridoi, anche un calciatore del Monza Pablo Marì viene colpito mentre è con la moglie e il figlio.
Un ex calciatore, invece, in quei momenti di panico ha reagito e disarmato Tombolini. Si chiama Massimo Tarantino, ex di Napoli Inter e Bologna. “Non sono un eroe, non ho fatto niente”, ha detto.
Nel mondo e in Italia con la pandemia e la relativa crisi sono in aumento le persone affette da sofferenza psichica come la depressione, soprattutto nei ceti medio bassi e a maggiore fragilità sociale.
Da mesi si ripetono gli allarmi per adeguare la cura e l’assistenza della salute mentale che spesso è una delle voci sanitarie più esposte a tagli. La vicenda di Milano, insieme ad altre, deve essere un richiamo per la politica, il governo e le istituzioni sanitarie.