NAPOLI, AGGUATO A PONTICELLI VICINO A UNA SCUOLA: “PANICO E CALCA TRA GENITORI IN FUGA”

Ancora spari a Napoli Est, nel quartiere Ponticelli: all’ora di punta, intorno alle 14, un agguato vicino al plesso scolastico Toti e alla chiesa Santa Maria della Neve ha scatenato il panico alla vigilia della manifestazione che ricorda la strage del Sayonara del 1989. Un uomo di 48 anni è stato ferito alle gambe secondo i testimoni, sul posto è arrivata la polizia.

“L’ennesimo agguato a Ponticelli nel momento in cui i bambini della scuola Toti si accingevano ad uscire, è la dimostrazione che la questione sicurezza è ancora maledettamente seria e non c’è stata in più di un anno alcuna risposta da parte delle istituzioni”.

Così in una nota Catello Maresca, consigliere comunale di opposizione, in merito all’agguato che poco fa si è consumato davanti a una scuola a Ponticelli. A darne notizia Stefano Marzatico, consigliere del Gruppo Maresca alla VI Municipalità, che tuona: “Si è diffuso il panico e la paura ha provocato una calca tra genitori in fuga e chi cercava di nascondersi all’interno dell’edificio scolastico. Ormai viviamo una situazione insostenibile. Un anno è passato, senza aver avuto risposta da chi amministra la città, ma al consueto corteo dell’11 novembre, anniversario della strage del Bar Sayonara, domani parteciperanno in tanti prendendosi applausi che non meritano. Sarebbe il caso che ognuno di loro si dimettesse e chiedesse scusa al quartiere di Ponticelli”.

“Purtroppo senza sicurezza non si può pensare di programmare nulla e non c’è da attendersi niente di buono per il futuro – incalza Maresca – Su questo l’amministrazione comunale ha completamente fallito. Speriamo in un decisivo intervento da parte del neo ministro Piantedosi, perché serve una scossa seria ed un piano strategico efficace che stiamo invocando dal primo Consiglio comunale ormai più di un anno fa. Da allora solo chiacchiere e la gravità della situazione è sotto gli occhi di tutti”.

“Si spara oggi, in pieno giorno alla vigilia della Marcia per la per i 33 anni della strage del Bar Sayonara. Ci ritroviamo al punto di partenza come in un drammatico cioco del oca. Un territorio devastato economicamente e lontano dal centro della città che brulica di turisti.

“Ad un anno dalla giunta di Gaetano Manfredi – afferma il consigliere municipale Patrizio Gragnano (Con Bassolino sindaco) – qui sono arrivati gli echi dei grandi progetti che hanno solleticato ( per ora ) solo gli appettiti famelici dei clan di camorra. Aspettiamo la normalità che non si vede. A luglio chiedemmo, assieme a Stefano Marzatico un consiglio monotametico in piazza per avere videosorveglianza, controllo del territorio e servizi concreti per chi vive e prova a fare economia in questa landa desolata”. 

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