CAMPANIA, RETATA CONTRO ORGANIZZAZIONE NEONAZISTA: 4 ARRESTI A NAPOLI, CASERTA E AVELLINO

Quattro persone sono state arrestate in Campania, nelle province di Napoli, Caserta e Avellino, indagate di appartenere a una associazione con finalità di terrorismo di matrice neonazista, suprematista e negazionista.

Le misure sono state eseguite stamattina dalla polizia di Napoli, su delega della procura partenopea, nell’ambito di un’operazione antiterrorismo condotta dalla Digos, dalla Direzione centrale della polizia di prevenzione e dal Servizio polizia postale e comunicazioni.

Disposto anche l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti di un’altra persona, a Roma, gravemente indiziata di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa.

Sono in corso anche una trentina di perquisizioni personali domiciliari e informatiche su tutto il territorio nazionale.

L’organizzazione

Si chiama Ordine di Hagal ed è un’associazione sovversiva, di stampo neonazista, negazionista e suprematista, con sede a Marigliano, in provincia di Napoli. Uno strumento utilizzato, insieme ai social network, dalla cellula terroristica sgominata oggi in Campania per compiere atti eversivi violenti, apologia e negazionismo, discriminazione razziale, etnica e religiosa, una serie di reati che comprendono l’istigazione a delinquere, con finalità di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico.

Un caso su cui indaga la procura di Napoli: oggi quattro persone sono state arrestate nel corso di un’operazione condotta da polizia di Stato, Digos di Napoli e Direzione centrale della polizia di prevenzione – Ucigos, con il servizio della polizia postale e delle Comunicazioni. Sono accusate, tra l’altro, di associazione con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico. 

Volevano colpire i civili

Gli indagati avrebbero voluto compiere eclatanti azioni violente, sia nei confronti di civili sia nei confronti di appartenenti alle forze di polizia. È quanto emerso nell’ambito delle indagini, coordinate dalla procura di Napoli, che hanno portato questa mattina all’esecuzione di quattro misure di custodia cautelare in carcere nei confronti dei presunti componenti di un’associazione sovversiva, di stampo neonazista, negazionista e suprematista.

Nel corso dell’operazione, condotta da polizia di Stato, Digos di Napoli e Direzione centrale della polizia di prevenzione – Ucigos, con il servizio della polizia postale e delle Comunicazioni, una quinta persona è stata sottoposta all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria a Roma: è gravemente indiziata del delitto di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa” poiché, attraverso Facebook, scambiava, diffondeva e propagandava materiali, testi e video nel web. Per i magistrati esisteva un “concreto pericolo di diffusione” di ideali neonazisti e suprematisti fondanti in tutto o in parte sulla discriminazione per motivi razziali, ma anche sulla negazione, sulla minimizzazione in modo grave o sull’apologia della Shoah o dei crimini di genocidio, dei crimini contro l’umanità e dei crimini di guerra.

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