G.M. – Lo chiamano “patrimonio Unesco”. Eppure la zona di Porta Capuana a Napoli è un orinatoio a cielo aperto e una discarica di qualsiasi tipo di rifiuti. Prima, durante e dopo le feste natalizie la zona di Castel Capuano versa in condizioni vergognose nonostante sia il passaggio pedonale di flussi di turisti che da piazza Garibaldi vanno ai decumani.
Prima di Natale la Fondazione Castel Capuano ha svolto diverse iniziative per mettere al centro il recupero dello storico palazzo che ospitava il tribunale di Napoli. Anche il sindaco Manfredi ha partecipato a uno di questi incontri promettendo l’impegno dell’Amministrazione, ma la zona circostante del Castello lascia davvero perplessi per il degrado in cui continua a versare.
Questa mattina, giorno 3 del nuovo anno, il consigliere municipale Armando Simeone diffonde un video che parla da solo: “il 2023 inizia male nell’area Patrimonio UNESCO da pochi giorni riqualificata. Occorre che si faccia una seria riflessione sul centro antico – afferma Simeone – di come si vive e di come si voglia seriamente affrontare il tema degrado ed incuria umano e materiale”.
Di fronte a queste immagini sembra davvero singolare che qualche testata nazionale parli di un nuovo rinascimento napoletano: quasi una provocazione per chi vive ogni giorno e si muove in una città senza servizi.