Napoli, arriva la pornocucina ed è subito polemica. Al Vomero, nella centralissima via Scarlatti, sabato scorso è arrivata la “Sexy pasticceria” di una nota catena internazionale di dolci osè: pasticcini e golosità a forma, però, di pene e vagina.
C’è chi passa, guarda, sorride e se ne va. Ci sono i tanti che entrano e consumano i pornodolci senza porsi tanti problemi e c’è chi proprio non ci sta a questo nuovo nato richiamando anche alle tante librerie che chiudono mentre continuano ad aprire spazi culinari di ogni sorta.
A farsi da portavoce di chi si oppone è il Comitato Valori collinari con Gennaro Capodanno: “subito dopo che ha aperto – puntualizza Capodanno – mi è arrivato un messaggio da una mamma, anche insegnante, residente al Vomero da anni, che dopo aver osservato che oramai il Vomero si è trasformato in un quartiere pessimo, ha richiamato l’attenzione sull’apertura della nuova pasticceria che “sforna dolci a forma di peni e vagine”. “Cosa devo dire alle mie figlie quando passeranno lì vicino?” ha aggiunto la signora, proponendo una petizione al riguardo “.
“Una polemica non nuova – aggiunge Capodanno – che era già scoppiata sui social nell’ottobre dell’anno scorso a Salerno, all’apertura di una pasticceria che produceva appunto dolci a forma di organi genitali maschili e femminili, criticando la scelta di consentire l’apertura di un locale del genere in uno delle luoghi storici della città campana “.
Capodanno, con l’occasione, sollecita ancora una volta l’amministrazione affinché adotti, in tempi rapidi, una serie di provvedimenti nell’ambito del terziario commerciale, tesi a evitare il proliferare delle attività adibite alla vendita e alla somministrazione di cibi e bevande, specialmente in alcune zone della Città, come il Vomero, anche con un rinnovato piano del commercio che tuteli le attività storiche e di tradizione, incentivando tali aperture, anche da parte di giovani, con agevolazioni e contributi.