Napoli. Dai fondi pubblici e PNRR al caso Mancuso, dalla cabina affidata a Cozzolino, alla presenza di Cardillo a Palazzo San Giacomo e al ruolo degli staffisti del Sindaco. E ancora sul caos dei trasporti e sulle scelte per il capodanno nella città senza l’assessore alla cultura.
Luigi de Magistris incalza il sindaco Gaetano Manfredi e gli porge pubblicamente 10 domande.
“Perché il sindaco e la giunta si sono subito triplicati gli stipendi e non hanno dato un segnale diverso in solidarietà a chi sta soffrendo per il caro vita e se sia compatibile con l’enorme lavoro di giunta l’attività di assessore part time? Perché ha scelto e nominato Andrea Cozzolino alla guida della cabina di regia della città metropolitana che deve coordinare PNRR, fondi europei e fondi pubblici? Perché non ha ancora scelto gli assessori alla cultura e all’ambiente dopo un anno e mezzo di governo della città e non ha ancora utilizzato le risorse che la precedente amministrazione ha lasciato per le politiche sociali? Perché Paolo Mancuso non è più assessore all’ambiente e perché dopo essere uscito dalla porta è rientrato dalla finestra come super consulente con deleghe da assessore e come braccio destro del sindaco. Perché l’ex assessore della giunta Iervolino Enrico Cardillo è di “casa” al comune pur essendo divenuto il comune un luogo non più accessibile a tutti? A chi sta affidando il Comune la progettazione delle opere finanziate con il PNRR ?”.
Poi l’ex primo cittadino chiede conto anche del ruolo di uno staffista di Manfredi, sulla bocca di tanti tra giornalisti ed esponenti istituzionali, per i toni offensivi con cui si comporta sui social: “Se risulta al sindaco che un suo staffista, presunto giornalista, continua ad utilizzare il suo ruolo pubblico al servizio della città per infangare sui social le persone politicamente non gradite”.
“Le domande sarebbero tante – conclude de Magistris – ma il professore Manfredi ci ha abituato al silenzio e all’assenza e, quindi, non risponderà. Oppure dirà parole che non dicono nulla, il politichese del palazzo. Per un politico ed un amministratore non rispondere è però fortemente sospetto”.