Giuseppe Manzo – Due gol, un palo, un rigore sbagliato, almeno 4 occasioni limpide sotto porte. Il Napoli vince per 2-0 contro un Eintracht nettamente inferiore agli azzurri, al netto di un un paio di elementi tecnici. I tedeschi hanno tirato in porta solo all’80° e si sono difesi per tutta la gara in uno sterile difesa-contropiede.
Nel primo tempo il Napoli scruta per 20 minuti la squadra di Glasner che ha studiato per 3 mesi gli azzurri per poi piazzare un bunker difensivo davanti alla sua partita senza offrire uno straccio di gioco. Una vera e propria resa di inferiorità alla squadra di Spalletti.
Quando il Napoli decide che è ora di svegliarsi arrivano il palo di Lozano, il conseguente rigore sbagliato da Kvara, il vantaggio di Osimhen e il raddoppio annullato sempre del nigeriano in fuorigioco.
Nella ripresa la gara a senso unico ancora di più dopo l’espulsione di Kolo Muani per fallaccio su Anguissa, il francese salterà il ritorno. Pochi minuti e al 65° Kvara di tacco per Di Lorenzo che segna il suo secondo gol in Champions dopo l’Ajax. A quel punto il Napoli può dilagare ma Kvara, Osi e Lozano mancano centimetri e precisione.
La partita finisce senza storia con il 2-0 finale che sta “stretto” agli azzurri e al ritorno servirà chiudere la pratica senza rischio alcuno contro i tedeschi che si sono mostrati davvero poca cosa rispetto alle loro “promesse” di battaglia. Manca poco per arrivare agli storici quarti di finale di Champions League. Abbiamo un sogno nel cuore.