“Vogliamo cercare gli scafisti lungo tutto il globo terracqueo”. Ieri la premier Giorgia Meloni così ha dichiarato ai giornalisti durante una conferenza stampa dove la leader si è vista visibilmente in difficoltà sulle domande dei giornalisti.
Dal Cdm arrivato su quella spiaggia dove ancora si piangono decine di morti e di bambini i ministri vengono contestati con i peluche. Salvini gioca al cellulare mentre l’annuncio è quello di un decreto contro gli scafisti, un atto che non si sa bene a cosa possa servire di fronte ai 41 sbarchi nella sola Lampedusa nelle ultime ore.
“Fermare la strage”
“La strage di migranti annegati a poche centinaia di metri dalla costa di Steccato di Cutro rappresenta l’ennesima tragedia di bambini, donne ed uomini che per fuggire da guerre, persecuzioni, fame e torture hanno trovato la morte”.
Nella giornata del 11 marzo, alle 14.30 a Steccato di Cutro, è stata indetta la manifestazione nazionale “Fermare la Strage, subito!” per esprimere “la nostra indignazione e la solidarietà con le vittime del naufragio di Cutro e le loro famiglie attraverso una marcia silenziosa e con delle richieste precise per affrontare in modo efficace il tema delle migrazioni”.
“Riteniamo fondamentale aderire alla manifestazione che consideriamo un importante segnale di partecipazione delle nostre comunità al dolore per la tragedia di Cutro e al tempo stesso un appello ‘dal basso’ per mettere in campo tutte le misure necessarie a fermare una volta per tutte questa strage e per questi motivi invitiamo tutti a partecipare”, scrivono decine di associazioni e sindacati tra cui Arci, Acli, Caritas, Cgil, Cisl, Uil, Asgi e le Ong.