Giuseppe Manzo – Deprimente. Non quello che è successo in campo con un Napoli fuori fase e un Milan meritatamente vincente. Deprimente ciò che si è visto tra i tifosi napoletani in Curva B con botte da orbi e poi a fine gara fumogeni lanciati anche in campo. Deprimente uno stadio Maradona ancora silenzioso dove si sentivano solo i tifosi rossoneri e i fischi di quelli napoletani contro altri napoletani. Deprimente lo scontro ultrà-Questura-De Laurentiis per questi divieti di portare megafoni e striscioni. Deprimente la spaccatura in una tifoseria che dovrebbe solo sostenere una squadra lanciata verso lo scudetto.
La partita ha detto che questa sera il Napoli in campo non è mai entrato. Nè con la testa nè sul piano atletico e ci può stare un momento di flessione. Su ogni azione il Milan fa gol nei varchi aperti nella difesa partenopea con Leao e Diaz, quest’ultimo una mossa vincente di Pioli sul piano tattico. Nella ripresa dopo un inizio positivo del Napoli con alcune azioni confuse dilagano i rossoneri con Leao per la doppietta personale e Saelemaekers. A quel punto diventa solo una partita finita in un clima surreale.
C’è da chiedersi come può trovarsi in una situazione simile una città che passa dall’euforia degli addobbi scudetto e uno stadio ostile. La guerra di dichiarazioni e striscioni tra presidente e ultrà, l’insensato pugno fermo sull’ingresso pure delle bandierine da parte del comitato sulla sicurezza per gli eventi sportivi. Siamo di fronte a una frittata perfette per creare un clima diametralmente opposto a quello che si vede sul campo e che dice la classifica.
L’auspicio, ora, è che la squadra ritrovi una condizione fisica migliore e anche mentale isolandosi dalla città che nuoce gravemente alla salute. Spalletti provi a creare quanto più distacco da queste “guarattelle” napoletane. Infine, si spera che tutti gli attori di questo teatrino ritrovino se non il buon senso almeno l’amore per la squadra. Abbiamo un sogno nel cuore (chi tifa per la maglia).