NAPOLI, A PONTICELLI FREDDATO “TATABILL”: IL RAS DEI DE LUCA BOSSA. SECONDO OMICIDIO IN UN MESE

Auto incendiate dopo attentato di camorra la scorsa estate

E’ considerato vicino al clan dei De Luca Bossa Bruno Solla, pluripregiudicato ucciso ieri sera in viale delle Metamorfosi a Ponticelli, quartiere orientale di Napoli. Il 60enne, noto come Tatabill, è stato raggiunto da sicari che a bordo di un’auto hanno esploso contro di lui colpi mentre era alla guida di uno scooter. Ferito al petto ed a un braccio, Solla è stato trasferito all’Ospedale del Mare dove è morto poco dopo.

Nel 2016 suo fratello Salvatore, soprannominato ‘o Sadico, era stato freddato a via Bartolo Longo, nel Lotto O di Ponticelli. E sempre nel quartiere di Napoli est il 2 marzo scorso è stato ammazzato Pasquale Manna, 59enne originario di Casalnuovo, ritenuto vicino al clan De Micco da anni in guerra i De Luca Bossa.

“Il pericoloso gioco delle alleanze di camorra, che si saldano si sfaldano con una velocità impressionante, rende difficile il compito degli inquirenti anche nell’identificare le zone a più alto rischio. Non c’è, però, dubbio alcuno che il centro storico e la periferia orientale, che sono legate da un doppio filo per quel gioco di alleanze di cui sopra, debbano essere considerate zone rosse”. Così il deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli che pur evidenzia come “non è migliore” la situazione nella parte occidentale della città e nella periferia e l’hinterland a Nord.

“Come togliere il territorio dalle mani dei clan?”, si chiede Borrelli che ritiene occorra “un lavoro lungo e snervante ma che deve essere portato avanti spendendo ogni briciolo di forza”. “Innanzitutto – sostiene – bisogna togliere alle organizzazioni criminali manovalanza, appoggi e soldi e per farlo bisogna contrastare in maniera durissima la criminalità urbana, la micro-criminalità ed il fenomeno della baby-gang, eliminare l’economia sommersa e quella illecita, ad esempio il mercato della droga e del falso e il fenomeno dei parcheggiatori abusivi, favorendo quella legale, creando opportunità per le imprese pulite. Questo è il punto di partenza”

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