NAPOLI, IL TEATRO TRAM CHIUDE LA SUA STAGIONE CON LE OPERETTE MORALI DI GIACOMO LEOPARDI

Il Teatro Tram chiude la stagione 2022/2023 e lo fa con “Le operette morali” di Giacomo Leopardi, spettacolo di grande successo che ha debuttato un anno e mezzo fa e da allora ha girato l’Italia in lungo e in largo con 9 delle 24 prose del poeta di Recanati morto a Napoli nel 1837. Da giovedì 27 a domenica 30 aprile, dialoghi serrati che fanno ridere, piangere, riflettere, attraversando l’intero arco delle emozioni umane grazie alla regia di Mirko Di Martino, che della sala di Via Port’Alba è fondatore e direttore artistico, e alle interpretazioni di Antonio D’Avino e Nello Provenzano.

In scena una delle vette più alte della letteratura universale: un venditore di almanacchi che vuole convincere (e convincersi) che il futuro sarà più radioso, un folletto che deride gli esseri umani insieme a uno gnomo, la natura dalle sembianze di donna che parla con un viaggiatore e lo mette di fronte alle contraddizioni dell’uomo: Leopardi non aveva certo in mente il teatro quando, nel 1824, dava alle stampe le “Operette morali”, eppure questi testi sembrano pensati e scritti proprio per il teatro, per i loro tempi scenici, per la loro attualità, il gusto per la citazione e la parodia, la presa in giro delle manie e delle fissazioni, il contenuto filosofico nascosto nelle banalità quotidiane, la mescolanza di stile elevato e popolare, il piacere della battuta e del gioco di parole.

Il testo si fa avanti con forza e una inaspettata ironia che, ancora oggi, appare così stridente in confronto all’armonia delle sue poesie, e che invece caratterizza fortemente il lavoro di Leopardi, per chi non si è limitato a ingabbiarlo nello stereotipo del “pessimista”. A guardarle una dietro l’altra, queste operette, sembra di assistere a una serie antologica distopica, un Black Mirror dell’Ottocento.

“Il testo originale si compone di 24 prose, soprattutto dialoghi – spiega Mirko Di Martino -. Ne abbiamo scelte nove. È stata una selezione difficile, inevitabilmente parziale, ma condotta sulla base dei temi principali: il desiderio di felicità, il dolore, la morte, il rapporto dell’uomo con gli altri uomini e con l’universo. In scena due soli attori interpretano tutti i personaggi, due figure di uomini arrivati alla fine del tempo, quando tutto è consumato, quando le illusioni sono sparite e non resta più spazio per l’azione, ma solo per la rappresentazione”.

Le Operette Morali rappresentate:

  1. La scommessa di Prometeo
  2. Dialogo di un Folletto e di uno Gnomo
  3. Dialogo di Malambruno e di Farfarello
  4. Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie
  5. Dialogo della Natura e di un Islandese
  6. Dialogo di Cristoforo Colombo e di Pietro Gutierrez
  7. Dialogo di un venditore d’almanacchi e di un passeggere
  8. Dialogo di Tristano e di un amico
  9. Cantico del gallo silvestre

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