Giuseppe Manzo – Dalle prime luci del mattino Napoli era colorata di bandiere, sciarpe, cappelli e fumogeni. Una festa popolare ha elettrizzato l’aria di una domenica dalle mille emozioni con cortei di tifosi in una città pedonale ed euforica. Famiglie, bambini, giovani, anziani hanno composto tutte le generazioni unite in questo paganesimo della maglia azzurra.
Oggi era in gioco il primo match point di un campionato praticamente chiuso a febbraio ma in cui la parentesi Champions ha rallentato la matematica visto il vuoto alle spalle degli azzurri.
Alle 12.30 Inter-Lazio era il primo step di questa giornata dalle mille emozioni. Il vantaggio laziale aveva raffreddato gli animi. Poi nell’ultimo quarto d’ora la tripletta nerazzurra ha sancito il 3-1 finale e ora gli uomini di Sarri devono guardarsi le spalle per mantenere il piazzamento Champions.
A questo punto la tensione dentro e fuori lo stadio sembra quella giusta. Il traguardo si assapora, si sente vicino. La partita è un monologo ormai consueto quando il Napoli gioca al Maradona: 10 giocatori salernitani al limite dell’area provano a chiudere ma in realtà è super Ochoa che ferma Osimhen e Anguissa.
Dopo tiri e un forcing costante è la testa di Olivera che buca il portiere messicano. Uno a zero, tripudio al massimo. Sembra fatta ma nell’unico tiro in porta dei granata Dia, lasciato solo con Osimhen dopo il cambio (un po’ avventato) tra l’ammonito Olivera e Juan Jesus, trova il gol della domenica e forse della vita. Kvara 3 minuti prima non aveva trovato lo specchio della porta e nel recupero è Ochoa che salva ancora.
Fischio finale, tutto rimandato a giovedì o addirittura anche a mercoledì in attesa degli incroci di altri risultati. Tifosi un po’ delusi ma più dal fatto che la due giorni di festa col I maggio permetteva alle famiglie di organizzarsi a differenza del giorno feriale. Intanto a Salerno festeggiano un pareggio mentre sono ancora bilico per salvarsi (7 punti dalla terz’ultima e un calendario non semplice) e cade la pioggia ampiamente prevista. Questa vittoria merita il sole di maggio per una festa iniziata da mesi e così sia. Appuntamento a giovedì sera, abbiamo un sogno nel cuore.