Dietro la rete

“INTERROMPO DAL SAN PAOLO”: IL LIBRO SU TIFO, EMOZIONI E VITA CON LA VOCE DELLA RADIO

Quando il calcio aveva il suono della radio. Enrico Ameri e Sandro Ciotti facevano sognare i tifosi, quelli del Napoli negli anni d’oro degli scudetti. “Interrompo dal San Paolo”, il libro in uscita nelle librerie curato da Pietro Nardiello per Giammarino editore, con la prefazione di Carlo Verna, racconta Napoli e il Napoli, la città e la squadra con i racconti di 20 giornaliste.

Maradona, Sivori, Careca, Juliano, Zola, Insigne o Hamsik sono i protagonisti in cui si muovono “affreschi di vita che, senza presunzione alcuna, richiamano gli insegnamenti di Osvaldo Soriano, con il pallone che rotola diventando, però, quasi un elemento marginale perché intorno ad esso esplode la vita con tutti i suoi segreti, le certezze e speranze”.

Ecco un estratto del racconto “Un gol, un blog, l’amore” scritto dalla giornalista di Sud Reporter e Radio Crc Taisia Raio che ha scelto Marek Hamsik, il capitano dei tempi moderni. Una scelta che ha ragioni di cuore perché richiama all’ultimo articolo scritto dal papà Vittorio, prestigiosa firma de Il Mattino.

31 luglio 2007 (da “un gol, un blog, l’amore di Taisia Raio)

[…] Come ogni anno la famiglia Russo si prepara a trasferirsi in quel di Gaeta dove trascorre, da oramai vent’anni il mese di agosto. Quello che risulta più difficile, però, non è il breve viaggio anche se spesso ci si può imbattere in code chilometriche. Il momento più complicato per i Russo è il caricamento dell’auto, che agli occhi esterni appare come un’operazione dall’alto profilo ingegneristico. Luigi fissa sul tetto il solito shuttle che, come sempre, risulta insufficiente a trasportare tutte le masserizie necessarie. 116 I Russo si recano a Gaeta da oltre vent’anni e affittano un appartamento proprio sul lungomare.

Anche quest’anno tutto inizia nel migliore dei modi, come sempre tra tuffi a mare, pranzi, passeggiate serali e lunghe letture dei quotidiani sportivi. Il Napoli è ritornato in serie A. Quello dello scorso anno è stato un campionato cadetto anomalo che ha visto la Juventus, mandata in serie B a causa delle vicende di “calciopoli”, Genoa a pagar le pene per illecito sportivo e il Napoli risalito dalla serie C dopo il fallimento societario. E quest’anno si ritorna nuovamente sui palcoscenici importanti, quelli della serie A con il portierone Iezzo, capitan Montervino e poi i nuovi acquisti che ha portato all’ombra del Vesuvio il direttore Marino: l’argentino Lavezzi, la pantera Zalayeta e questo ragazzo di cui si dice un gran bene prelavato dal Brescia, lo slovacco Hamsik. Dubbi, perplessità, speranze.

Questi i sentimenti che accompagnano i Russo fino al 15 agosto, il giorno dell’esordio in coppa Italia al San Paolo che vede gli azzurri affrontare la compagine del Cesena, già incontrata nel campionato appena concluso. C’è fermento a casa Russo. Come ogni anno si è aggiunta per una settimana anche Valeria, la sorella di Sara, con il marito Peppe e tre figli: Marco di 11 anni e le due sorelline più piccole Susy di 8 e Marina di 7.

Gli uomini di casa sono tutti già in postazione per non perdersi nemmeno un attimo della radiocronaca, mentre i ventimila allo stadio chiedono nuovi acquisti al presidente De Laurentiis […]

(SAN) GENNARO GATTUSO: L’UOMO GIUSTO PER COSTRUIRE UN NAPOLI VINCENTE

Foto dalla pagina facebook “Bellavista Social Club”

Il pareggio al San Paolo con il Milan ha fatto storcere il naso ad alcuni commentatori. Il Napoli ha chiuso il discorso piazzamento champions con la sconfitta di Bergamo e ieri “accademia” o meno è iniziata la lunga preparazione per il Camp Nou dell’8 agosto ma non solo. Gennaro Gattuso ha iniziato la rotazione della rosa per capire chi può essere ancora adatto agli schemi e all’idea di gioco per la prossima stagione. E, soprattutto, chi è all’altezza di far parte di un club che non può più rimandare l’assalto allo scudetto.

Ringhio ha già dimostrato in sei mesi che può essere l’uomo giusto da cui ripartire. Ha recuperato una squadra sull’orlo della zona salvezza, spaccata nello spogliatoio e in rotta con la dirigenza regalando la sesta Coppa Italia della storia. E c’è anche un 5° posto di prestigio da conquistare.

Gattuso ha dato rigore e motivazione recuperando sul piano mentale chi aveva accusato la “cura Ancelotti” mentre ha messo da parte quei calciatori che sanno già di dover andare via. Ha responsabilizzato capitan Insigne che sta dando prova di maturità in campo come punto di riferimento oltre che per la qualità delle sue giocate.

Gli ultimi sei turni sono una palestra importante per capire gli innesti e i punti fermi, a partire dal baluardo Callejon. Poi tocca alla società mettere mano alla cassa per garantire 3-4 acquisti che permettano ai reparti di migliorare, a partire da un attaccante da 20-25 gol a stagione.

Ripartire e progettare con un uomo del Sud, uomo di calcio e di grande rigore etico che sa esaltare la piazza. (San) Gennaro Gatturo è la persona giusta per provare a vincere.

 

IL NAPOLI DEL FUTURO, GIORDANO (CORSPORT): “SARÀ CAMPAGNA ACQUISTI SFARZOSA PER IL 4-3-3 DI GATTUSO”

IL NAPOLI TORNA IN CAMPO PER LA SERIE A, GIAMMARINO: “GATTUSO UOMO GIUSTO PER UN NUOVO CICLO”

NAPOLI TRIONFA, SARRI PIANGE: LA COPPA ITALIA FA ESPLODERE LA CITTÀ

Milik piazza il rigore decisivo. E Napoli esplode. Dopo una partita non bella ma piena di occasioni per gli azzurri arriva la meritata vittoria: la Coppa Italia si ferma sotto il Vesuvio. Nell’Olimpico vuoto sono solo le voci dei calciatori stanchi a squarciare il silenzio. Nel primo tempo una brutta gara dei ragazzi che poi si svegliano: palo di Insigne su punizione e due salvataggi di Buffon. Le uniche occasioni per i bianconeri arrivano da errori dei partenopei.

Nel secondo tempo la Juve sparisce dal campo, stremata sul piano fisico e del gioco. Il Napoli si fa sempre più pressante. Entrano Politano, Milik, Allan, Hisay ed Helmas. Proprio quest’ultimo ha sul piede la palla gol al 93° ma è un altro palo a lasciare strozzato in gola l’urlo del gol.

Fischio finale e lotteria dei rigori. La Juve conferma di essere stremata: sbagliano subito Dybala e Danilo, il Napoli no. E così Milik si presenta al quarto penalty e  non sbaglia: rete e festa sul campo. In città esplode la festa con fuochi d’artificio, trombe e cori per le strade. Il Vesuvio si illumina con le luci dei fuochi. La vendetta è consumata: Sarri con gli occhi bassi e sconfitto, Rino Gattuso è il nuovo eroe che alza la prima coppa al cielo.

MERTENS E OSPINA REGALANO LA FINALE IN UNA NAPOLI DISTRATTA E SILENZIOSA

EMANUELE CALAIÒ, L’ARCIERE DELLA PROMOZIONE DEL 2007: “SEMBRA IERI IL TI AMO DELLA CURVA E IL GOL AL LECCE”

RIPARTE IL CALCIO, MALFITANO: “STAGIONE POCO VERITIERA MA IL NAPOLI PUÒ PROVARE L’IMPRESA”

NAPOLI 99-2000, A 20 ANNI DA QUELLA PROMOZIONE PARLA IL MISTER WALTER NOVELLINO: “RICORDO I 90MILA AL SAN PAOLO”

LA PRIMA STAGIONE DEL NAPOLI DI ADL E IL FUTURO DELLA SERIE A: PARLA L’EX TERZINO NICOLA MORA

ANDREA CARNEVALE RICORDA LA FINALE DI STOCCARDA DEL 1989: “NELLA MENTE QUELLA MAREA AZZURRA, SEMBRAVA DI STARE IN CASA”

QUANDO IL 10 MAGGIO 1987 UN BAMBINO SI INNAMORÒ DEL CALCIO (E DEL NAPOLI)

Era Maggio e faceva caldo a Napoli quella domenica 10 del 1987. Quando non hai nemmeno 8 anni tutto ti sembra immenso. Tutto il rione era azzurro. Nastri, bandiere e striscioni si legavano da palazzo a palazzo. Per strade il suono delle trombette e i cori riempivano di rumori la giornata, la brezza di maggio regalava nell’aria un profumo che solo da bambini si riesce a sentire.

L’appuntamento è alle 16, si aspetta solo un gol. Quell’ultima palla che entra in rete per regalare alla città il suo primo scudetto. A casa il pranzo è quello solito della domenica, spaghetti e pesce fritto. Dopo ci sono minuti di un silenzio irreale. La casa si riempie man mano di parenti, la radio è posizionata su Tutto il calcio minuto per minuto. Ma è solo per il primo tempo: la Rai trasmette il secondo tempo su Rai 3. La voce di Enrico Ameri squarcia a tutto volume l’intero quartiere e giù nello spazio davanti la scuola un gruppo di giovani si è posizionato con la radiolina in modalità Curva B. Ci volle mezz’ora circa, il 29° minuto: Maradona, palla Carnevale, scambio con Giordano e il numero 7 gonfia la rete. È il tripudio, un boato squarcia il rione, la corsa in tutta la casa per gridare la gioia insieme ai parenti.

Fu talmente la gioia che qualcuno ebbe un mancamento. Un’ ambulanza arriva nel rione, è il custode della scuola. Al gol di Carnevale e allo scudetto sognato da una vita non regge e si sente male. Via all’ospedale per il pronto intervento migliore che un tifoso malato e appassionato potesse sperare. Il gol di Baggio per l’1-1 è una formalità, sugli altri campi le inseguitrici perdono e il distacco rimane invariato.

Ore 17.47, fischio finale. È scudetto. Quel bimbo di 8 anni circa agita la bandiera azzurra fuori al balcone e poi già per il quartiere impazzito di gioia tra canti, caroselli e un’onda di colore azzurro che invade le strade. Era il 10 maggio del 1987 e c’era un bambino di 8 anni circa che si innamorò del calcio e del Napoli.

 

 

DIETRO LA RETE – RIPRESE DEGLI ALLENAMENTI E CONDIZIONE ATLETI, MAIORANO: “IMPOSSIBILE DISTANZIAMENTO SOCIALE”

Fase 2 e sport, calcio soprattutto con la previsione della ripartenza della Serie A. La federazione ha diffuso un protocollo per la ripresa degli allenamenti e sulle condizioni degli atleti.Ne parliamo con Patrizia Maiorano (nella foto a sinistra con i professori De Nicola e Giordano), fisiatra del centro One del dottore Alfonso De Nicola: “impossibile distanziamento sociale nel calcio”.

 

DIETRO LA RETE – QUANDO NAPOLI ESPLOSE DI GIOIA, 30 ANNI FA IL II SCUDETTO: INTERVISTA A ROSARIO PASTORE